Sunday, 30 August 2009

milleluci

E' come se i vostri occhi parlassero di tutto quello che io sento

la strada

le passanti insultate dai zombi della pornografia

trasmessa in diretta

abbondante

senza fretta

persino all'ora della Tv delle ragazzine in mutandine

e sempre in mezzo alle croci capovolte del pastore kaiser

kapo' che se ne frega dal profondo suo culo immenso divino

Ho paura di chi non ama piu' adesso

nemmeno se stesso e non lo sa

illusi tutti di nuotare abbronzati nei mari

rivelatisi poi torrenti di pitali che io invece verserei su te italia lobotomizzata

tutta feccia che vende merda come fosse oro

media che si finge amante superiore

orchestra diretta con la bava egoista dell'imprenditore

che sempre vuole donne solo gonfie e in mutande

con le tette belle in vista

povere amiche mie

bestiame

letame che riempie le palle dello zozzo di turno

dal naso di coca all'amatriciana

svolta di vita tirata su da narici abbienti e onorevoli

sgaloppine di viagra come fosse la taverna dei sette castrati

impigliati nel servilismo puro

tatuati dal biscione che striscia la notizia alfana e loda

ma voi fratelli con le televisioni infilate nei culi vostri

godete di una delusione invece immensa per il cosmo

che rottosi il cazzo non gioca piu'

me ne vado

non gioco piu'

me ne vado

milleluci ormai spente

tutte

da un po'

Thursday, 28 May 2009

Cobbled surface

Dead of night
After dinner at the Maroccan House
Not far from Gallipoli
Thirsty for wanting to inhale the sea
Going down the cobbled surface
I slide along and land on insolent stones
So white under the moonlight
Just like the stretch of my loose yearnings
Just like this beach of stones I am
Sitting in a corner of the universe
My choice
Then I forget it all
Who I am or was or will be
A cloud of smoke this essence of mine
Just like another cigarette I light up
The sea speaks softly
And its waves seem not to want to move
This tide is weak
But I can feel the water's energy the same
One can't forget the smell of night and sea
Whilst looking onto the open sea we are
Everything becomes independent
My fears no longer chain me to nothingness
Free from all
I feel all and whole and none and home
My body rises against the present
And wander free
As my aura like an arrow pierces this very instant
This is the eternity my eyes give me as a gift
I am the drop as well as this whole sea

Eve of a sex change

Awareness
That I will not lose my mind
Ever
Again
Or wake up with a heart full of someone
To see
To touch
To inhale until full of fake immensity
Because feelings can be a dream in a dream
So I do not exist but pass by in the dress that my body is
and nobody cares
Not even me
Complicated assemblage of unbearable molecules
Nobody dares to love the woman in black
She just arrived in front of the main wall
The one that one has to climb
All set up a table nearby and feed on belongings
But she sees the boat now waiting for her
Beyond the fence
Ready to sail a new sea of maybes
Whilst insanity and tiredness caused by delusion travel through her veins
And memories do not really fade away
But haunt this little girl she has been hiding
No possessions
No way in
No way out
Whisper the demons with a thousand faces
The creatures who raped her
then sucked her lymph with the language of love
But the spell is now broken
Not a witch or a fairy
But an Eve who surrendered her crown to the wolves
Who charmingly devoured her soft skin
Like lovers do in real life
When boarding the vessel her limbs will tremble
The ocean will demand for tears
Reaching out for her with waves and promises
and still keeping her warm in the east of this lifetime
She can see the sun setting by the horizon
Glowing
And asking for her to come
For more of this insignificant mortal
Only worthy because in the arms of the Buddha she is

Nothing is ever extinct

A drop in the ocean
Mother
Salted if it is a sea
Sweet if a lake
The beginning was water
Maybe even before the light
A flash that sparkled
Dispersed molecules
No man's land is this now
Supreme illusion of the ego
Forced through by vandals well dressed
Sons of the fear to lose
Us always trying to win
Never content with little to hold
Ignorant that nothing is ever exinct

Not Written In Stone

The garden of love free from evil
that evil of those who look upon with hatred
the same of those abominations who judge
abundant with sacred hypocrisy
and confident that holiness should inflict on pain

The garden of love they pretend to know
is safely sheltered by the real truth
the one that speaks of worthiness
abundant with human warmth
and confident that holiness should not inflict on pain

Where love embraces our race
Gods do kiss both Joseph or Maria
and tenderly hold out heir hand to those who do not sleep alone
abundant with sacred togetherness
and confident that holiness does not inflict on gender

Thursday, 26 February 2009

Sulla paura di essere sorda la viaggiatrice stanca spolvera e medita

Una donna stanca alle anche si ricarica ogni mattina
Lei e' la stessa che deve litigare con la banca
la stessa che deve fare la spesa
la stessa donna che deve andare a lavorare
e preoccuparsi per la gatta che si nasconde fuori in questa citta' di sanguisughe
pozzo di metropolitana che ti porta via da casa
di corsa
poco dopo
tanto che per prenderla ci camminiamo tutti addosso
Ed eccola la polvere addosso alla mia pelle
mentre devo sembrare chi sono
anche se non me ne importa piu'
Ho pregato
riprovato a cambiare la rotta inesisistente
e sognato di fuggire verso il sole
ma quando mi accorsi che il sole e' solo dentro
scoprii l'erbaccia
a quintali
nel giardino mio dell'anima che non si spegne mai
Ecco che il corpo non e' piu' lo stesso
ed io non sono piu' orgogliosa di me
Ma non e' niente di nuovo
E' la stessa canzone che sentivo riecheggiare nel cervello
da bambina
a natale
quando ignara che non era uno scherzo
mi tenevo calda sedendo tra le vecchie del branco mio
vicino a una stufa a kerosene
pensando a nulla ma al momento
e percio' padrona del segreto
ma ignara di esserlo
gia' piangevo
perche' mi sentivo nomade di me
diversa
acuta ma persa nel perdono che vendono le croci
in silenzio
sola come una ghiandaia che porta sfortuna
ascolto finalmente la voce della sorda eternita'

Saturday, 14 February 2009

Bipolare e in basso

Ecco che non sono nessuno
di nuovo sento una fitta dal tutto
dell'assenza di una ragione per andare avanti
oppure indietro
oppure per stare solo ferma a respirare
Non sento niente oppure e' dolore
o il mare del male qui dove annego stanca
invasata
trasandata
incostante giocoliera dello scopo di vita
ci provo tutti i giorni
Ecco la calamita che mi trascina verso il suolo
sola o con tutti ma sconnessa
o illibata dall'interesse che ti accende
e che ti porta dentro al gioco
che giochiamo
per permetterci di potere dire che si esiste
Ecco la famiglia
che non c'e'
Ecco la bellezza che non conta niente
Ecco gli errori che invece ti hanno fatto
mi hanno fatta cio' che sono
questo sonno di me che sono oggi
stasera
imbavagliata dalla completa mancanza di desiderio
che vista da altrove
non e' che saggia assenza dell'io
E non riesco a dormire
perche' non voglio morire
perche' non ho fatto niente
e nulla saremo quando tutto avremo fatto
E' il punto interrogativo per eccellenza
Perche'?
Quando?
Come potro alzarmi e conquistare il mondo
piccolo che sia
questo universo mio
che mi costruii a forma di prigione
a immagina e somiglianza mia

Sunday, 18 January 2009

Ho scelto di nascere donna

Ho scelto di nascere donna
perche' mai avrei potuto divenire perfetta
come mio padre
Perche' volevo dire a mia madre che sono orgogliosa di essere lei
Ho scelto di nascere donna
perche' mio fratello e' il mio idolo
e mai avrei potuto imitare la sua vittoria
con dignita' che mi potesse dare autostima sufficiente
Cosi' ho scelto di nascere donna per tenere stretta
nella mano mia
la mano di mia sorella
e dirle a testa alta che io conosco bene il dolore
di un giorno di pioggia
d'inverno
ad aspettare l'uomo che non torna mai
o magari per poco tempo
solo perche' per lui la donna e' plurale
e solo viscerale
Allora ho scelto di nascere donna
mai perfetta
ma capace di sentirsi libera di essere
una che non partorisce
ma racchiude in se un corpo che e' stato oltre
al di la' del concetto dell'anestesia totale
Dunque ecco l'uomo che piangeva sassi
pesanti
sopra i suoi stessi piedi di uomo
cosi' stanchi
che camminando per fuggire il dolore di trovarsi
e rinvenirsi solo da sempre e cosi cosciente
gettava il proprio mea culpa nel riflesso di una
luna d'estate
Cosi' pieno d'amore
cosi' bugiardo e rinnegato
investitosi di senso
Cosi' scelse di nascere donna
e mai per gioco
magari per fuggire dal baratro di dentro
provocato da uno specchio che non riflette' niente
non disse niente
lo specchio non dice niente

Friday, 2 January 2009

La guerra tutti i giorni

Faccio la guerra tutti i giorni
a volte il nemico e' un'ombra di pensiero nascente
nemesi che vibra dentro
oppure mi dice che non c'e' niente da vincere
Faccio la guerra appena sveglia
per riuscire a volere esistere qui
quando invece la notte sorvolo paesi di meraviglie
dove volo
voliamo
mangiamo seduti attorno ai falo' sulla spiaggia
forti
giusti
mai malati
nel paese che abiteremmo se fossimo privi di egoismo
o di capitalismo
e con la voglia di condividere il respiro a polmoni pieni
Faccio la guerra con cio' che ho seminato
ecco perche' a volte la vita rimbalza addosso come magma appiccicoso
con la faccia del vicino che non conosci
oppure del dottore che non vuole sentire lamenti
o persino di te stessa che a volte vorresti togliere di torno
come quando facevi la guerra col dio abramico e monolitico a cui non credi mai
quello che guarda palestina ed israele
mentre omofobico
ma vestito da donna
mangia con le posate d'argento proponendo digiuni
Faccio la guerra giusta pero'
quando mi cambia
e mi permette di liberarmi dell'ipocrisia
come se fosse pelle di mutante lasciata a marcire
ma sopratutto quando fatta con coraggio
guadagnato attraverso compassione per quello che non amo
quello che combatto
quello con cui mi confronto ma non mi ritrovo mai
e che mi fa rinascere piu saggia
dentro questa stessa vita che odio e amo
nello stesso istante
immenso
eterno
e che svanisce in un battito di ciglia
eppure racchiude in se sia me che tutti e tutto
ed anche il nulla con cui facciamo pace quando beviamo alla fonte della verita'