Thursday 26 February 2009

Sulla paura di essere sorda la viaggiatrice stanca spolvera e medita

Una donna stanca alle anche si ricarica ogni mattina
Lei e' la stessa che deve litigare con la banca
la stessa che deve fare la spesa
la stessa donna che deve andare a lavorare
e preoccuparsi per la gatta che si nasconde fuori in questa citta' di sanguisughe
pozzo di metropolitana che ti porta via da casa
di corsa
poco dopo
tanto che per prenderla ci camminiamo tutti addosso
Ed eccola la polvere addosso alla mia pelle
mentre devo sembrare chi sono
anche se non me ne importa piu'
Ho pregato
riprovato a cambiare la rotta inesisistente
e sognato di fuggire verso il sole
ma quando mi accorsi che il sole e' solo dentro
scoprii l'erbaccia
a quintali
nel giardino mio dell'anima che non si spegne mai
Ecco che il corpo non e' piu' lo stesso
ed io non sono piu' orgogliosa di me
Ma non e' niente di nuovo
E' la stessa canzone che sentivo riecheggiare nel cervello
da bambina
a natale
quando ignara che non era uno scherzo
mi tenevo calda sedendo tra le vecchie del branco mio
vicino a una stufa a kerosene
pensando a nulla ma al momento
e percio' padrona del segreto
ma ignara di esserlo
gia' piangevo
perche' mi sentivo nomade di me
diversa
acuta ma persa nel perdono che vendono le croci
in silenzio
sola come una ghiandaia che porta sfortuna
ascolto finalmente la voce della sorda eternita'

1 comment:

SORELLALUNAeFRATELLOSOLE said...

namyorenghekyo
omnamashiva
are krisna
io penso dunque sono
io sono libera
io amo la vita
(...)
(D: quanti altri mantra ci sono per sentirsi meglio e far vibrare le corde positive della nostra essenza? R: eeeehhh hai voglia!!!)
besitos