Monday, 17 November 2008

L'oasi degli sconosciuti libera

Siamo tanti
inosservati fulcri visibili solo a occhio nudo di inutilita'
Non ci guarda nessuno se non per criticarci
o appiccicarci identita' addosso
che fanno comodo all'ignoranza

Io sono la donna cannone che sfama i gatti randagi

Io sono uno che vive per strada
senza casa
ma che divide i suoi cartoni col primo che viene
a ripararsi
dagli arrivati
che sfilano davanti di venerdi' sera
in giacca e cravatta
o di corsa con la borsa di gucci
ma col cuore vuoto di amore
ed il karma stracolmo di bugie

Sono il travestito che hanno malmenato davanti al bar
quello che femmina non sembra ai ciecati di televisione
quello che anche con la costola inclinata
fa la spesa per la signora anziana
della porta accanto
quella che se fosse per l'artrosi o per i vicini per bene
non mangierebbe mai

Io sono quelli che lavorano al call centre
senza contratto
ricattati a firmare la liberatoria ogni anno
ma che lo fanno per comperare i libri di scuola per i figli
o per guardare avanti con la speranza che cambia
tutto
prima di poi

Perche' io sono la notizia che verra'
una mattina senza fare troppo rumore
mentre ti lavi denti
con la giornata di pioggia e di lavoro incerto
o che non c'e'

Ti diro' che l'usurpatore se n'e' andato
insieme a tutti i servi suoi
serpenti
kapo' da quattro soldi
picchiatori del passato
adesso grassi e impomatati e seduti sulle poltrone piu' comode
a palazzo democrazia p2

Tutto d'un tratto
mai pentito
incapace di truffare la morte
avra' dovuto lasciare questa oasi libera
e in mano a tutti noi angeli scomodi
ma custodi

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