Thursday, 27 November 2008

Enea

Quando ti guardo esistere come lo fai tu
sempre sincera nella tua direzione
perche' mangi quando hai fame
e non odi mai
anche quando in balia del tuo istinto di caccia
ti vorrei sussurrare parole d'amore speciali
dalla mia razza
alla tua
dritte dal mio cuore che invece lotta con l'effimero
che tu non conosci
mai
perche' sei viva senza legami falsi
priva di passioni inutili
o di paradisi e inferni che limitano il divino
ma sei sacra in quanto non giudicabile
sorella
figlia
amica
e madre quando ti vivo come esempio dell'assenza di preconcetti
libera
e calda
sdraiata accanto a me
se sono bella o no
e che mi sveglia col suo tocco di velluto nero
quasi con paura di farmi male
perfetta compagna
il cui miagolare mi riempie di immenso

Monday, 24 November 2008

Cosi' sia

Questo e' il mare di adesso
a tratti mosso
e mentre vuoi lasciare andare tutto come va
e ibernarti per la stagione che verra'
quando non hai piu' desideri se non un sonno
di sogni
leggero ma significante
il mare cambia umore perche' il vento allora tace
e se guardi oltre
nonostante non sia ancora sorto il sole che aspetti
non puoi negare
che riesci a vedere l'estate che viene presto
da dentro di te
piccolo cosmo che sei
grande di vita inestimabile
che come un filo d'oro ti collega al tutto
ecco perche' insisti ad esistere al meglio
e lasci ogni giorno cadere quegli stimoli di sconfitta
giu'
in fondo
nel baratro di quello che devi abbandonare
dopo avere appreso la lezione di vita
che questa esistenza ti regala
sempre
ogni giorno
inevitabilmente
perche cosi' sia

Thursday, 20 November 2008

Sono nata di nuovo dove il sole sorge prima

Sono nata di nuovo dove il sole sorge prima
a est di questa isola del mio esilio
e poi di scelta mia
cosi' come quando nacqui ancora
dopo un travaglio di otto ore
facilitato da un piccolo chirurgo orientale
non lontano da loculi che circondano templi
davanti ai quali riposano viaggiatori e mendicanti
e turisti passano ad accendere incensi ed offrire sigarette ai monaci
che seduti fuori
molto presto
ma al riparo dal sole che infuoca i pavimenti di Bangkok
a ottobre
ridono mentre sorseggiano una birra
dopo la recitazione del sutra
Reincarnata dopo solo un lungo sonno
durante il quale il mio abito e' cambiato
ma privilegiata
ho potuto ricordare la mia vita precedente
senza interruzione di coscienza
senza sosta per l'oblio perenne
permanente
che accompagna l'epilogo di ogni cosa
qui
nella baia degli umani
E vedro' l'alba ancora finche' io potro'
oltre la montagna che avevo sempre desiderato scalare
e che ho conquistato come se fosse niente
impertinente ma grata
e desiderosa di dividerla con tutto
E cosi' saranno pure il resto dei miei anni
privi pero' di orgoglio fine a se stesso
e ricchi di compassione che vuole dare
dare
dare
ed offrire me per tutto cio' che so
per tutto cio' che ho
Ecco che allora brillo nel firmamento in questo cielo insieme a noi
che non finiamo mai
Siamo le donne che ubriacano la via lattea d' amore
e tessono la tela eterna di vita dopo vita nella vita
comuni
mai incoronate
e che si tengono per mano e viaggiano
mentre cantando suoni percepibili solo da quelli che vogliono sentire
vanno
poi tornano
poi vanno via
di nuovo
come spuma che riunita al mare immenso
in questo gioco di molecole e di dei
non ha tempo per nient' altro ma cio' che deve essere
non una
nemmeno mille
una goccia del tutto ed il tutto stesso siamo

Wednesday, 19 November 2008

Piu' veloce della fretta

Ieri
ho visto la fretta accasciarsi
mentre io
in preda al dolore di un corpo che ha vissuto molto
gia'
e vivra' di piu'
serena
piena di voglia di vincere
l'ho superata
in salita
per la prima volta
nella storia delle lotte tra me
e la donna in me
che vuole boicottare i miei trionfi

Monday, 17 November 2008

L'oasi degli sconosciuti libera

Siamo tanti
inosservati fulcri visibili solo a occhio nudo di inutilita'
Non ci guarda nessuno se non per criticarci
o appiccicarci identita' addosso
che fanno comodo all'ignoranza

Io sono la donna cannone che sfama i gatti randagi

Io sono uno che vive per strada
senza casa
ma che divide i suoi cartoni col primo che viene
a ripararsi
dagli arrivati
che sfilano davanti di venerdi' sera
in giacca e cravatta
o di corsa con la borsa di gucci
ma col cuore vuoto di amore
ed il karma stracolmo di bugie

Sono il travestito che hanno malmenato davanti al bar
quello che femmina non sembra ai ciecati di televisione
quello che anche con la costola inclinata
fa la spesa per la signora anziana
della porta accanto
quella che se fosse per l'artrosi o per i vicini per bene
non mangierebbe mai

Io sono quelli che lavorano al call centre
senza contratto
ricattati a firmare la liberatoria ogni anno
ma che lo fanno per comperare i libri di scuola per i figli
o per guardare avanti con la speranza che cambia
tutto
prima di poi

Perche' io sono la notizia che verra'
una mattina senza fare troppo rumore
mentre ti lavi denti
con la giornata di pioggia e di lavoro incerto
o che non c'e'

Ti diro' che l'usurpatore se n'e' andato
insieme a tutti i servi suoi
serpenti
kapo' da quattro soldi
picchiatori del passato
adesso grassi e impomatati e seduti sulle poltrone piu' comode
a palazzo democrazia p2

Tutto d'un tratto
mai pentito
incapace di truffare la morte
avra' dovuto lasciare questa oasi libera
e in mano a tutti noi angeli scomodi
ma custodi

Friday, 14 November 2008

Le soglie piu' elevate del vivere

Le soglie piu' elevate del vivere
si fanno vedere
a tratti ci impregnano di speranze.
La legge mistica ci tiene in grembo
e non ha ego.
Non conosce egoismo
il nostro
massimo
comune
denominatore del tutto.
E tutti continuano a danzare
queste danze che ci coreografiamo inevitabilmente.
Il mare immenso del sapere
e quello dell'avere fiducia
e poi l'immenso
davanti a noi
ci invogliano a proseguire.
La nebbia si scioglie solo per coloro che brandendo la spada del dharma
coraggiosi
affrontano le voci bugiarde
sempre certi di vincere

(Roma 3 novembre 2008)

Cosa si vede dall'eremo del nord

Il mio esilio presente e' un bene per la mia essenza.
E' una scelta saggia.
Sono oltre il confine.
Al di la' delle cose che ti accontenti di vedere e capire.
Il confine del mio paese e' divenuto facile da lasciare.
Il mare e il sole e la tavola apparecchiata sono state avvelenate.
La maggioranza della popolazione e' divenuta mozzarella.
Il padrone e' un biscione che non striscia.
Fa strisciare gli altri
che galleggiano
e cercano di aggrapparsi a zattere improvvisate
che una volta afferrate diventano call centres
e loro si trasformano in morti viventi
per sopravvivere vendendo i propri sogni di giustizia e uguaglianza.